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catalina rivas : la mistica spiega la santa messa come apparizioni di Maria,CATALINA RIVAS 1Tessalonicesi 5 19-21 Non spegnete lo Spirito,non disprezzate le profezie;esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono. Testimonianza di Catalina Rivas LA MADONNA CI SPIEGA COME VIVERE LA SANTA MESSA Dopo aver letto questi scritti la tua messa non sarà piu' la stessa [...] È questa la testimonianza che devo e voglio dare al mondo intero, per la maggior Gloria di Dio è per la salvezza di chiunque voglia aprire il proprio cuore al Signore. Affinché molte anime, consacrate a Dio, ravvivino il fuoco dell’amore per Cristo, sia quelle che hanno nelle loro mani il potere di farlo scendere sulla terra per essere nostro nutrimento, sia le altre, affinché perdano l’uso di riceverlo "per abitudine" e rivivano il meraviglioso stupore dell’incontro quotidiano con l’amore. Affinché i miei fratelli e sorelle laici di tutto il mondo vivano il più grande dei Miracoli con il cuore: la celebrazione della Santa Eucaristia. Era la vigilia del giorno dell’Annunciazione e noi tutti del nostro gruppo eravamo andati a confessarci. Alcune signore del gruppo di preghiera non riuscirono a farlo e rimandarono la confessione al giorno seguente, prima della Santa Messa. Quando il giorno seguente giunsi in chiesa con un po’ di ritardo, il signor Arcivescovo e i sacerdoti stavano entrando già nel presbiterio. In quel momento la Vergine disse [...]: "Oggi per te è un giorno di apprendistato e voglio che tu faccia molta attenzione perchè, di ciò che sei testimone oggi, dovrai farne partecipe l'umanità". [...] Il signor Arcivescovo cominciò la Santa Messa e giunto all'Atto Penitenziale, la SS. Vergine disse: "Dal profondo del tuo cuore, chiedi perdono al Signore per tutte le tue colpe, per averlo offeso, così potrai partecipare degnamente a questo privilegio di assistere alla Santa Messa". Per una frazione di secondo pensai: "Sono in grazia di Dio, mi sono appena confessata ieri sera". La Madonna rispose:- "E tu credi che da ieri sera non hai offeso il Signore? Lascia che ti ricordi alcune cose. Quando stavi uscendo per venire qui, la ragazza che ti aiuta ti si avvicinò per chiederti alcune cose, e poiché eri in ritardo, sbrigativamente le rispondesti in modo non molto cortese. E' stata una mancanza di carità da parte tua, e dici di non avere offeso Dio...? Nella strada che hai fatto per venire qui, un autobus ti ha attraversato la strada e ti ha quasi urtato e tu ti sei espressa in maniera poco conveniente contro quel pover'uomo, invece di venire in chiesa a fare le tue orazioni, preparandoti per la Santa Messa. Hai mancato di carità e hai perso la pace, la pazienza. E dici di non aver offeso il Signore?... E arrivi all'ultimo momento, quando già la processione dei celebranti sta uscendo per celebrare la Messa... e stai per parteciparvi senza una previa preparazione...". [...] "Perchè arrivare all'ultimo momento? Dovreste essere qui prima, per poter fare una preghiera e chiedere al Signore di mandare il Suo Santo Spirito, perchè vi conceda uno spirito di pace che scacci via lo spirito del mondo, le preoccupazioni, i problemi e le distrazioni, e poter essere così capaci di vivere questo momento tanto sacro. Invece arrivate quasi all'inizio della celebrazione e vi partecipate come se andaste ad assistere ad un evento qualsiasi, senza nessuna preparazione spirituale. Perché? E' il miracolo più grande, e voi avete la possibilità di vivere il momento del più grande regalo da parte dell'Altissimo, ma non lo sapete apprezzare". Testimonianza di Catalina Rivas Era un giorno di festa e si doveva recitare il Gloria. Nostra Signora disse: "Glorifica e benedici con tutto il tuo amore la Santissima Trinità, riconoscendoti una Sua creatura". [...] Arrivò il momento della Liturgia della Parola e la Vergine mi fece ripetere: "Signore, voglio oggi ascoltare la Tua Parola e dare frutto abbondante; che il Tuo Santo Spirito mondi il terreno del mio cuore, perchè la Tua Parola cresca e si sviluppi, purifica il mio cuore perchè sia ben disposto". "Voglio che tu stia attenta alle letture e a tutta l'omelia del sacerdote. Ricorda che la Bibbia dice che la Parola di Dio non ritorna senza aver dato frutto. Se stai attenta, resterà qualcosa in te di tutto quello che ascolti. Devi cercare di ricordare tutto il giorno quelle Parole, che hanno lasciato in te un’impronta. Potranno essere una volta due frasi, poi sarà l'intera lettura del Vangelo, qualche volta solo una parola, da assaporare per il resto del giorno; questo si farà carne in te perchè è questa la maniera di trasformare la vita, e fare in modo che la parola di Dio trasformi". "E ora, dillo al Signore che sei qui per ascoltare ciò che tu vuoi che Egli dica oggi al tuo cuore". Ringrazio nuovamente Dio perché mi dà l’opportunità di ascoltare la Sua Parola; chiedo perdono per aver mantenuto un cuore tanto duro per così tanti anni e per aver insegnato ai miei figli ad andare alla Messa la domenica perché così comandava la Chiesa, e non per amore e per il bisogno di riempirsi di Dio... Io che avevo assistito a tante Eucaristie, più che altro come un obbligo, e avevo creduto con questo di essere salva..... Di viverla, nemmeno per sogno, di porre attenzione alle letture e alla omelia del sacerdote ancor meno. Quale dolore ho provato per tanti anni persi inutilmente, a causa della mia ignoranza!... Quanta superficialità nelle Messe alle quali assistiamo quando c’è un matrimonio, o una Messa da morto, oppure perché ci teniamo a farci vedere dagli altri! Quanta ignoranza riguardo questa nostra Chiesa e riguardo i Sacramenti! Quanto spreco nel voler istruirci e coltivarci nelle cose del mondo, che in un momento possono sparire senza che nulla rimanga, e che alla fine della vita non ci servono neanche ad aggiungere un minuto alla nostra esistenza! Ma di quello che ci farà guadagnare un poco di cielo sulla terra e poi la vita eterna, non sappiamo niente! E ci consideriamo uomini e donne istruiti...! Un attimo dopo si arrivò all'Offertorio e la Vergine Santissima disse: "Recita così: «Signore, Ti offro tutto ciò che sono, quello che ho, quello che posso, tutto pongo nelle Tue mani. Eleva Tu, Signore, quel poco che io sono. Per i meriti del Tuo Figlio, trasformami, Dio Altissimo. Ti supplico per la mia famiglia, per i miei benefattori, per ogni membro del nostro apostolato, per tutte le persone che ci combattono, per quelli che si raccomandano alle mie povere preghiere... Insegnami ad umiliare il mio cuore affinché il loro cammino sia meno duro!» E' così che pregavano i Santi e così voglio che facciate voi". [...] All'improvviso, cominciarono ad alzarsi in piedi delle persone che non avevo visto prima. Era come se dal fianco di ogni persona che si trovava nella Cattedrale, uscisse un'altra persona. La chiesa si riempì così di varie persone giovani e belle, vestite con tuniche bianchissime. Si diressero fino al corridoio centrale procedendo poi verso l'altare. Disse nostra Madre: "Osserva, sono gli Angeli Custodi di ognuna delle persone che si trovano qui. E' il momento nel quale il vostro Angelo Custode porta le vostre offerte e preghiere all'Altare del Signore". [...] Alcuni di loro portavano un vassoio d'oro con qualcosa che risplendeva di una luce bianco-dorata. Disse la Vergine: "Sono gli angeli Custodi che stanno offrendo questa Santa Messa per molte varie intenzioni, di quelle persone che sono coscienti di ciò che significa questa celebrazione, di quelle che hanno qualcosa da offrire al Signore... In questo momento..., offrite le vostre pene, i vostri dolori, le vostre speranze, le vostre gioie e tristezze, le vostre richieste. Ricordatevi che la Messa ha un valore infinito, quindi siate generosi nell'offrire e nel chiedere". Dietro ai primi Angeli, ne venivano altri che non avevano niente nelle mani, le avevano vuote. Disse la Vergine: "Sono gli Angeli delle persone che pur essendo qui, non offrono mai niente, che non sono interessate a vivere ogni momento liturgico della Messa e non hanno offerte da portare all'altare del Signore". Per ultimi, vi erano degli altri Angeli che erano piuttosto tristi, con le mani giunte in preghiera, ma con gli occhi bassi: "Sono gli Angeli Custodi delle persone che pur essendo qui, è come se non ci fossero, vale a dire delle persone che sono venute per forza, che sono venute perchè si sentono obbligate, ma senza nessun desiderio di partecipare alla Santa Messa, e così gli Angeli vanno tristemente perchè non hanno niente da portare all'Altare, salvo le proprie preghiere. Non intristite il vostro Angelo Custode... Pregate molto, pregate per la conversione dei peccatori, pregate per la pace nel mondo, per i vostri famigliari, per il vostro prossimo e per quelli che si raccomandano alle vostre preghiere. Pregate, pregate molto, non solo per voi, ma anche per gli altri. Ricordatevi che l'offerta più gradita al Signore la fate quando offrite voi stessi come olocausto, affinché Gesù, nello scendere, vi trasformi con i Suoi propri meriti. Cosa avete da offrire al Padre che sia solo vostro? Il nulla ed il peccato, ma se vi offrite in unione ai meriti di Gesù, quell’offerta è gradita al Padre". [Catalina vede ora tante persone vestite con tuniche di vari colori; N.d.R.] Tutti questi si inginocchiavano al canto "Santo, Santo, Santo il Signore...". Nostra Signora disse: "Sono tutti i Santi e i Beati del Cielo e fra di essi vi sono anche le anime dei vostri famigliari che godono già della Presenza di Dio". [...] La Vergine disse: "Ti colpisce il fatto di vedermi un poco più indietro di Monsignore [il celebrante; N.d.T.], vero? Ma così deve essere... Per quanto mi ami, il Figlio Mio non Mi ha dato la dignità che dà ad un sacerdote, di poterlo continuamente portare quotidianamente tra le Mie mani, come lo fanno le mani sacerdotali. Ecco perchè provo un profondissimo rispetto per il sacerdote e per quel miracolo che Dio realizza per suo mezzo, e che mi obbliga qui ad inginocchiarmi". Dio mio, quanta dignità, quanta grazia riversa il Signore sulle anime sacerdotali, e noi non ne siamo coscienti, e talvolta, nemmeno tanti di loro! Di fronte all'altare cominciarono a presentarsi delle ombre di persone di colore grigio, che sollevavano le mani verso l'alto. Disse la Vergine Santissima: "Sono anime benedette del Purgatorio che aspettano le vostre preghiere per trovare refrigerio. Non cessate di pregare per loro. Pregano per voi, ma non possono pregare per loro stesse, siete voi che dovete pregare per loro, per aiutarle ad uscire per incontrarsi con Dio e godere eternamente di Lui. Come vedi, Io sono qui sempre... La gente fa pellegrinaggi, cerca i luoghi delle apparizioni, e questo va bene per tutte le grazie che si ricevono in quei luoghi, ma in nessuna apparizione, in nessun luogo Io sono presente per più tempo, come durante la Santa Messa. Ai piedi dell'Altare dove si celebra l'Eucaristia, sempre Mi potrete trovare; Io rimango ai piedi del Tabernacolo insieme agli Angeli, perchè Io sto sempre con Lui". Lo dico con dolore: la maggioranza degli uomini, ancor più delle donne, se ne stanno in piedi [durante la consacrazione] con le braccia incrociate come se dovessero rendere un omaggio al Signore da pari a pari, da uguale ad uguale. Disse la Vergine: "Dillo agli esseri umani, che mai un uomo è così davvero uomo come quando piega le ginocchia davanti a Dio". Il celebrante pronunciò le parole della "Consacrazione". Era una persona di statura normale, ma all'improvviso cominciò a crescere, a riempirsi di luce, di una luce soprannaturale, tra il bianco e il dorato che lo avvolgeva, e diventava fortissima nella parte del volto, tanto che non si potevano più vedere i suoi lineamenti. Quando sollevò l'Ostia, vidi che le sue mani avevano sul dorso dei segni, dai quali usciva molta luce. Era Gesù!... Era Lui che con il Suo Corpo avvolgeva quello del celebrante. [...] Istintivamente abbassai la testa e Nostra Signora disse: "Non distogliere lo sguardo, alza gli occhi, contemplalo, incrocia il tuo sguardo con il Suo e ripeti la preghiera di Fatima: «Gesù mio, io credo, adoro spero e Ti amo. Ti chiedo perdono per tutti quelli che non credono, non adorano, non sperano e non ti amano». Perdono e Misericordia... Adesso digli quanto lo ami, rendi il tuo omaggio al Re dei Re". [...] Non appena Monsignore pronunciò le parole della Consacrazione del vino, insieme alle sue parole, incominciarono ad apparire dei bagliori come lampi, nel cielo e sullo sfondo. La chiesa non aveva più né tetto, né pareti, tutto era buio, vi era solamente quella luce che brillava nell'Altare. All'improvviso sospeso in aria vidi Gesù Crocifisso, dalla testa sino alla parte bassa del torace. Il tronco trasversale della croce era sostenuto da grandi e forti mani. Dal centro di quello splendore, si distaccò un piccolo lume come una colomba molto piccola e molto brillante che, fatto velocemente il giro della chiesa, si posò sulla spalla sinistra del signor Arcivescovo [il celebrante; N.d.R.], che continuava ad essere Gesù, perchè potevo distinguere la Sua capigliatura, le Sue piaghe luminose, il Suo grandioso corpo, ma non vedevo il Suo volto. In alto, Gesù Crocifisso, stava con il viso reclinato sulla spalla destra. Si vedevano sul volto e sulle braccia i segni dei colpi e delle ferite. Sul costato destro, all'altezza del petto, vi era una ferita da cui usciva a fiotti verso sinistra del sangue, e verso destra qualcosa che sembrava acqua, però molto brillante; ma erano piuttosto fasci di luce quelli che si dirigevano verso i fedeli, muovendosi a destra e a sinistra. Mi stupiva la quantità di sangue che traboccava dal Calice e pensai che avrebbe impregnato e macchiato tutto l'Altare, ma non ne cadde una sola goccia! In quel momento la Vergine disse: "Te l'ho già ripetuto, questo è il miracolo dei miracoli, per il Signore non esistono né tempo, né distanza e nel momento della Consacrazione, tutta l'Assemblea viene trasportata ai piedi del Calvario nell'istante della Crocifissione di Gesù". Può qualcuno immaginarselo? I nostri occhi non lo possono vedere, ma tutti siamo là, nello stesso momento nel quale lo stanno crocefiggendo e mentre chiede perdono al Padre, non solamente per quelli che lo uccidono, ma per ognuno dei nostri peccati: "Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno!". A partire da quel giorno, non mi importa se mi prendono per pazza, io chiedo a tutti di inginocchiarsi, chiedo a tutti di cercare di vivere con il cuore e con tutta la sensibilità di cui sono capaci quel privilegio che il Signore ci concede. Quando stavamo per cominciare a pregare il Padre Nostro, parlò il Signore, per la prima volta durante la celebrazione, e disse: "Ecco, voglio che tu preghi con la maggiore profondità di cui sei capace e che, in questo momento, ti ricordi della persona o delle persone che ti hanno causato più male nella tua vita, affinché tu li abbracci e dica loro con tutto il cuore: «Nel Nome di Gesù io ti perdono e ti auguro la pace. Nel Nome di Gesù io ti chiedo perdono e desidero la mia pace». Se questa persona merita la pace, la riceverà e ne avrà un gran bene; se questa persona non è capace di aprirsi alla pace, la pace tornerà al tuo cuore. Ma non voglio che tu riceva o dia la pace ad altre persone, fino a quando non sei capace di perdonare e di provare quella pace dapprima nel tuo cuore". "Fate attenzione a quello che fate" - continuò il Signore - "Voi ripetete nel Padre Nostro: perdonaci come noi perdoniamo quelli che ci offendono. Se siete capaci di perdonare e non, come dicono alcuni, di dimenticare, state mettendo delle condizioni a Dio. State dicendo: perdonami soltanto come io sono capace di perdonare, non di più". Non so come spiegare il mio dolore, nel comprendere quanto possiamo ferire il Signore e quanto possiamo fare male a noi stessi con tanti rancori, con i cattivi sentimenti e le cose brutte che nascono dai complessi e dalla suscettibilità. Perdonai, perdonai di cuore e chiesi perdono a tutti quelli che talvolta mi avevano offeso, per sentire la pace del Signore. [...] Arrivò il momento della Comunione dei celebranti [...] la Vergine disse: "Questo è il momento di pregare per il celebrante e per i sacerdoti che lo accompagnano, ripeti con me: Signore, benedicili, santificali, aiutali, purificali, amali, abbine cura, sostienili con il tuo amore... Ricordatevi di tutti i sacerdoti del mondo, pregate per tutte le anime consacrate...". Amati fratelli, questo è il momento in cui dobbiamo pregare perché loro sono la Chiesa, così come lo siamo anche noi laici. Molte volte i laici esigono molto dai sacerdoti, però siamo incapaci di pregare per loro, di capire che sono persone umane, di comprendere e apprezzare la solitudine che molto spesso può circondare un sacerdote. Dobbiamo capire che i sacerdoti sono persone come noi e che hanno bisogno di comprensione, di assistenza, che hanno bisogno di affetto e di attenzioni da parte nostra, perché stanno dando la loro vita per ognuno di noi, come Gesù, consacrandosi a Lui. Il Signore vuole che la gente del gregge che Dio ha affidato loro, preghi e aiuti il proprio Pastore a santificarsi. Un giorno o l’altro, quando saremo dall’altra parte, comprenderemo la meraviglia compiuta dal Signore nel darci dei sacerdoti che ci aiutano a salvare la nostra anima. [...] La gente cominciò ad uscire dai banchi per andare a comunicarsi [...] Il Signore mi disse: "Aspetta un momento, voglio che tu osservi qualcosa...". Per un impulso interiore alzai gli occhi fino alla persona che andava a prendere la comunione nella lingua dalle mani del sacerdote. Devo precisare che questa persona [...] non si era potuta confessare la sera prima e lo fece quella mattina, prima della Santa Messa. Quando il sacerdote ebbe posto la Sacra Ostia sulla sua lingua, vi fu come un lampo di luce; quella luce di colore bianco dorato intenso, attraversò questa persona prima dalla spalla e poi circondando la spalla, gli omeri e la testa. Disse il Signore: "E' così che Io Mi compiaccio nell'abbracciare un'anima che viene a ricevermi col cuore puro!". Il tono di Gesù era quello di una persona contenta. [...] Quando mi diressi a ricevere la comunione, Gesù mi ripeté: "L'Ultima Cena fu il momento di maggiore intimità con i Miei. In quell'ora dell'amore, istituii quello che agli occhi degli uomini potrebbe sembrare la più grande pazzia, farmi prigioniero d'Amore. Istituii l'Eucaristia. Volli rimanere con voi fino alla fine dei secoli, perchè il Mio Amore non poteva sopportare che rimanessero orfani quelli che amavo più della Mia Vita...". [...] Quando tornai al mio posto, mentre mi inginocchiavo il Signore mi disse: "Ascolta...". [in quel momento una signora, seduta davanti a Catalina che aveva appena preso la Comunione, senza aprire bocca disse]: "Signore, ricordati che siamo alla fine del mese e che non ho i soldi per pagare l'affitto, la rata della macchina, il collegio dei bambini, devi fare qualcosa per aiutarmi... Per favore, fa che mio marito smetta di bere tanto, non posso sopportare più le sue ubriachezze, e mio figlio minore perderà di nuovo l'anno se non lo aiuti, questa settimana ha gli esami... e non dimenticarti della vicina che deve cambiare casa, che lo faccia una buona volta perchè io non la posso sopportare...". [...] Gesù mi disse con un tono triste: "Ti sei resa conto? Non mi ha detto una sola volta che Mi ama, non una sola volta ha dato segni di gratitudine per il dono che le ho fatto di far scendere la Mia Divinità fino alla sua povera umanità, per elevarla a Me. Non una sola volta ha detto: «grazie, Signore». E' stata una litania di richieste... e sono così quasi tutti quelli che vengono a ricevermi. Io sono morto per amore e sono risuscitato. Per amore aspetto ognuno di voi e per amore rimango con voi... ma voi non vi rendete conto del fatto che Io ho bisogno del vostro amore. Ricorda che Sono il Mendicante d'Amore in quest'ora sublime per l'anima". [...] Quando il celebrante stava per impartire la benedizione, la Vergine Santissima disse: "Fai attenzione, osserva bene... Invece di fare il segno della Croce, voi fate un ghirigoro. Ricorda che questa benedizione può essere l'ultima che ricevi nella tua vita dalla mano di un sacerdote. Tu non sai se uscendo da qui, morirai o no, e non sai se avrai l'opportunità che un altro sacerdote ti dia una benedizione. Quelle mani consacrate ti stanno dando la benedizione nel Nome della Santissima Trinità, pertanto, fai il Segno della Croce con rispetto e come se fosse l'ultimo della tua vita". [...] [subito dopo la fine della Messa, Gesù disse:] "Non andate via di corsa dopo terminata la Messa, rimanete un momento in Mia compagnia, traetene profitto e lasciate che anche Io possa trarre profitto dalla vostra compagnia...". [... Catalina chiede a Gesù:] Signore quanto rimani davvero, dopo la comunione? Suppongo che il Signore abbia riso della mia ingenuità, perché disse: "Tutto il tempo che tu vorrai tenermi con te. Se mi parli durante tutto il giorno, dedicandomi qualche parola durante le tue faccende, Io ti ascolterò. Io sono sempre con voi, siete voi che vi allontanate da Me. Uscite dalla Messa, e per quel giorno è quanto basta; avete osservato il giorno del Signore, e tutto finisce lì, e non pensate che Mi piacerebbe condividere la vostra vita familiare con voi almeno in quel giorno. Voi nelle vostre case avete un luogo per tutto, e una stanza per ogni attività: una camera per dormire, un'altra per cucinare, una per mangiare, ecc.. Qual'è il luogo che hanno destinato a Me? Deve essere un luogo nel quale non soltanto tenete una immagine permanentemente impolverata, ma un luogo nel quale almeno per cinque minuti al giorno la famiglia si riunisce a ringraziare per la giornata, per il dono della vita, a pregare per le necessità quotidiane, chiedere benedizioni, protezione, salute... Tutti hanno un posto nelle vostre case, tranne Io. Gli uomini programmano la loro giornata, la settimana, il semestre, le vacanze ecc.. Sanno in quale giorno riposeranno, in che giorno andranno al cinema o ad una festa, a visitare la nonna o i nipoti, i figli, gli amici, quando andranno a divertirsi. Ma quante famiglie dicono almeno una volta al mese: «Questo è il giorno in cui dobbiamo andare a visitare Gesù nel Tabernacolo» e tutta la famiglia viene a fare conversazione con Me, a sedersi di fronte a Me e a parlarmi, a raccontarmi ciò che è accaduto negli ultimi giorni, raccontarmi i problemi, le difficoltà che hanno, chiedermi ciò di cui hanno necessità... Farmi partecipe delle loro faccende! Quante volte? Io so tutto, leggo nel più profondo dei vostri cuori e delle vostre menti, però Mi piace che siate voi a raccontarmi le vostre cose, che me ne facciate partecipe come uno della famiglia, come con l'amico più intimo. Quante grazie perde l'uomo perchè non Mi dà un posto nella sua vita...". [...] "Volli salvare la Mia creatura, perchè il momento di aprirle la porta del Cielo è stato pieno di troppo dolore... Ricorda che nessuna madre ha nutrito il proprio figlio con la sua carne. Io sono arrivato a questo eccesso d'Amore per comunicarvi i Miei meriti. La Santa Messa sono Io stesso che prolungo la Mia vita e il Mio Sacrificio sulla Croce in mezzo a voi. Senza i meriti della Mia Vita e del Mio Sangue, che cosa avete voi per presentarvi davanti al Padre? Il nulla, la miseria, il peccato... Voi dovreste sorpassare in virtù gli Angeli e gli Arcangeli, perchè loro non hanno la fortuna di ricevermi come alimento, voi sì. Essi bevono una goccia della sorgente, ma voi che avete la grazia di ricevermi, potete bere tutto l'oceano...". L'altra cosa di cui il Signore mi parlò con dolore fu di quelle persone che si incontrano con Lui per abitudine. Di quelle che hanno perso il meraviglioso stupore di ogni incontro con Lui. Di come l'abitudine faccia diventare certe persone così tiepide che non hanno mai niente di nuovo da dire a Gesù quando Lo ricevono. Delle non poche anime consacrate che perdono l’entusiasmo di innamorarsi del Signore e fanno della loro vocazione un mestiere, una professione, alla quale non si dedicano più di quanto sia necessario, ma senza sentimento... Quindi il Signore mi parlò dei frutti che ogni comunione deve portare in noi. Accade infatti che ci sia della gente che riceve il Signore ogni giorno, ma non cambia la propria vita. Dedicano molte ore alla preghiera, compiono molte opere, ecc. ecc., ma la loro vita non si trasforma, e una vita che non si trasforma non può dare frutti autentici per il Signore. I meriti che riceviamo nell’Eucaristia debbono portare frutti di conversione in noi e frutti di carità per i nostri fratelli. Noi laici abbiamo un incarico molto importante dentro la nostra Chiesa, non abbiamo nessun diritto di tacere davanti all’invito che ci fa il Signore, come lo fa ad ogni battezzato, di andare ad annunciare la Buona Novella. Non abbiamo alcun diritto di ricevere tutte queste conoscenze e non darle agli altri, e così permettere che i nostri fratelli muoiano di fame, mentre noi abbiamo tanto pane nelle nostre mani. Non possiamo stare a guardare mentre la nostra Chiesa cade in rovina, perché siamo comodi nelle nostre Parrocchie, nelle nostre case, ricevendo e continuando a ricevere tanto dal Signore: la Sua Parola, le omelie del sacerdote, i pellegrinaggi, la Misericordia di Dio nel Sacramento della confessione, l’unione meravigliosa attraverso il cibo Eucaristico, i discorsi del tale o del tal’altro predicatore. In altre parole, stiamo ricevendo tanto e non abbiamo il coraggio di uscire dalle nostre comodità, di andare in un carcere, in una casa di correzione, di parlare con chi è più bisognoso, di dirgli che non si dia per vinto, che è nato cattolico e che la sua Chiesa ha bisogno di lui, anche lì dove è, sofferente, perché questo suo dolore servirà per redimere altri, perché questo sacrificio gli farà guadagnare la vita eterna. Non siamo capaci di andare negli ospedali dove ci sono i malati terminali e, recitando la coroncina alla Divina Misericordia, aiutarli con la nostra preghiera in quei momenti di lotta tra il bene e il male, per liberarli dalle insidie e dalle tentazioni del demonio. Ogni moribondo ha paura, e anche soltanto tenendo loro la mano, parlando loro dell’amore di Dio e della meraviglia che li aspetta nel Cielo con Gesù e Maria e insieme ai propri cari che sono già partiti, reca loro conforto. L’ora che stiamo vivendo, non ammette che accettiamo l’indifferenza. Dobbiamo essere per i nostri sacerdoti la mano d’aiuto che va dove loro non possono arrivare. Ma per fare questo, per averne il coraggio, dobbiamo ricevere Gesù, vivere con Gesù, alimentarci di Gesù. Abbiamo paura di impegnarci un po’ di più e quando il Signore dice: "Cerca prima il Regno di Dio e il resto ti sarà dato in aggiunta", è ricevere tutto. È cercare il Regno di Dio con tutti i mezzi e... aprire le mani per ricevere TUTTO in aggiunta; perché Egli è il Padrone che paga meglio, l’unico che è attento anche alle tue più piccole necessità! † Fratello, sorella, grazie per avermi permesso di portare a termine la missione che mi è stata affidata, di farti giungere queste pagine. La prossima volta che assisterai alla Santa Messa, vivila. So che il Signore compirà anche in te la promessa che "la tua Messa non sarà mai più quella di prima" e quando lo ricevi: Amalo...! Sperimenta la dolcezza di riposare tra le piaghe del Suo costato aperto per te, per lasciarti la Sua Chiesa e Sua Madre, per aprirti le porte della Casa del Padre Suo, e perché tu sia capace di verificare il Suo Amore Misericordioso attraverso questa testimonianza e di cercare di corrispondervi con il tuo piccolo amore. Che Dio ti benedica in questa Pasqua di Resurrezione. Tua sorella in Gesù Cristo Vivo, Missionaria laica del Cuore Eucaristico di Gesù
Da "La Santa Misa" di Catalina Rivas , (pubblicato con Imprimatur del Vescovo)
Catalina Rivas: selezione di messaggi suddivisi per argomento
Preghiera 24 settembre 1996 Gesù "La preghiera è onnipotente e […] ottiene tutto. Io vi dico: chiedete e riceverete. Ad ogni modo non dimenticate che per essere sentiti è necessario chiedere nel modo giusto. In molti chiedono, non tutti ricevono, perché non chiedono come dovrebbero: con umiltà, con fede, con perseveranza. Io non tollero i superbi: Mi rifiuto di ascoltare le loro preghiere."
Il Rosario 23 gennaio 1996 La Madonna "Figli miei, recitate con più frequenza il Santo Rosario, però fatelo con devozione e con amore; non fatelo per abitudine o per timore…"
23 gennaio 1996 La Madonna "Recitate il Santo Rosario, meditando prima ogni mistero; fatelo molto adagio, perché arrivi alle mie orecchie come un soave sussurro d’amore; fatemi sentire il vostro amore di figli in ogni parola che recitate; non lo fate per obbligo, né per compiacere i vostri fratelli; non fatelo con gridi da fanatici, né in forma sensazionalistica; tutto ciò che fate con allegria, pace e amore, con umile abbandono e semplicità da bambini, sarà ricevuto come un balsamo soave e rinfrescante per le piaghe del mio grembo."
15 ottobre 1996Gesù "Diffondete la sua devozione perché è la promessa di Mia Madre che se almeno un membro della famiglia lo recita tutti i giorni, Lei salverà quella famiglia. E questa promessa ha il sigillo della Divina Trinità."
La Confessione 23 gennaio 1996 Gesù "Figlia amata, confessatevi con frequenza. Quando vi confessate, Io apro le Mie ferite e il Mio sangue scorre, goccia a goccia, mentre il Sacerdote dà l’assoluzione".
23 gennaio 1996 Gesù "Figli Miei, affrettatevi a convertirvi, venite al Sacramento della Penitenza, al sacramento dell’Amore Redentore, venite adesso, oggi è il giorno per perdonarvi. Sono ansioso di purificarvi."
Devozione al Cuore di Gesù 15 gennaio 1996 Gesù "La devozione al Mio Cuore è fonte di grazie ineguagliabili per i tempi che si avvicinano: perché solamente in questo Cuore formato in quello di Mia Madre potete ottenere il perdono e la Misericordia per l’umanità in pericolo di scomparire per i suoi molti e orribili crimini. Questo Cuore, che versò fino alla sua ultima goccia di sangue, chiede amore, l’amore degli uomini. L’espiazione e la penitenza di tutte le anime per questa nuova Redenzione."
Comandamenti 25 gennaio 1996 Gesù "…coloro che hanno ignorato i Miei Comandamenti, d’ora in poi devono osservarli; se no, non c’è una vera conversione."
Dio ci ha reso liberi di scegliere 25 dicembre 1996 Gesù "Io guido i Miei figli ma rispetto il loro libero arbitrio; non li forzerò mai con la grazia della Mia verità. Non impongo la Mia Volontà, se non quando è necessario per il bene delle vostre anime."
L’umiltà 27 ottobre 1996 Gesù "Un cuore umile è quello che sempre vuole e accetta la Mia Volontà - ciò che è più accettabile per Me, quello che più Mi piace - con rassegnazione e abbandono totale".
9 gennaio 1996 La Madonna "…figlia, molte strade conducono a Dio ma nessuna è così sicura come l’umiltà. Dio stesso, diventato uomo, si fece umile fino a morire in Croce. Io stessa fui esaltata come Madre di Dio per amare l’umiltà. Nessuna creatura può vanagloriarsi del bene che può esserci in essa né delle capacità della sua mente, essendo una creatura di Dio deve a Lui quello che è e ciò che possiede e pertanto solo a Lui deve essere diretto tutto ciò, come supremo e unico fine. Sii sempre umile e semplice, sforzati di esserlo ed avrai con te e in te Dio."
11 gennaio 1996 Gesù "L’umiliarsi davanti al prossimo è un mezzo efficace di avanzamento che produce vigorosi effetti nell’Amore Divino. Ma umiliarsi vuole dire conoscere la propria insignificanza, non con parole vuote ma per come essa è realmente. Chi tenta di umiliarsi sentirà una grande resistenza a farlo e troverà mille ragioni per non farlo. La resistenza è una buona cosa, perché il valore dell’umiliazione consiste precisamente nel vincerla; sbagliato è al contrario ragionare sull’umiliazione. Si può dire che meno si ragiona su questo argomento, migliori sono i frutti derivanti dall’umiliazione che si raccolgono."
11 gennaio 1996 Gesù "La superbia governa il mondo e da tale superbia scaturiscono tutti i vizi che impediscono di acquisire l’umiltà, virtù che farebbero guadagnare la benevolenza Divina e i frutti della carità."
19 gennaio 1996 Gesù "…State allegri, l’umiltà non è abbattimento. Godete del Mio Amore Divino, senza tristezza ma contenti per la vostra condizione di miseri che godono di tutte le Mie infinite ricchezze."
Il Corpo di Cristo 9 gennaio 1996 Gesù "Ogni volta che si offre il Mio Corpo nell’Altare, si concede a chi lo offre - Ministro o fedele che sia - un aumento di Grazia e una conferma nel libro d’oro dei futuri beati. Ma l’offrire Me stesso al Padre non è così semplice come potrebbe sembrare. In effetti, per rendere accettabile l’offerta è condizione essenziale la purezza della coscienza e la retta intenzione. Se vuoi, puoi offrirmi per te e per altri; cerca di essere puro da ogni macchia. Quanto Mi onora l’anima che, riconoscendosi priva di ogni bene, Mi offre al Padre per diminuire i sui peccati e quelli degli altri! E’ un atto di fede, speranza e carità al tempo stesso, un atto nel quale vengo veramente glorificato dalla creatura e da Mio Padre. Dalla creatura, perché Mi riconosce come suo Redentore; dal Padre, perché apprezzando infinitamente l’offerta, Mi dà il frutto in proporzione alla speranza che pone nella Mia opera di Mediatore tra l’uomo e Dio."
Sofferenza 10 gennaio 1996 Gesù "Voglio che tutte le sofferenze vengano unite volontariamente a quelle che soffrì il Mio Cuore, così che questa immolazione sia il miglior sacrificio attraverso il quale l’uomo trova il perdono dei suoi peccati e dei crimini davanti a Dio. Considerate che così facendo, avendo come finalità quella di liberare il mondo dalla sua imminente distruzione, tutti gli atti umani saranno diretti razionalmente e spiritualmente all’unico e Supremo Bene."
11 gennaio 1996 Gesù "Pertanto, siatemi fedeli, perché in voi ho messo il frutto del Mio soffrire e vi ho amato e vi amo con indicibile dolcezza. Voi completerete la Mia Passione, voi sarete glorificati perché soffrite per Me che soffrii per voi; inoltre vi dico che se Mi amate veramente, Io continuerò a soffrire in voi e vi trasformerò in una tale maniera che ciascuno di voi arriverà ad essere una parte di Me stesso, in modo che di Me vivrà il dolore come parte viva della Mia Umanità."
10 gennaio 1996 Gesù "Soffri per un’anima che ha perso la fede. Prega molto per essa perché alla fine si salvi. Poi offri queste sofferenze per un'altra e un’altra e un’altra ancora… Ricorda che in una maniera o nell’altra devi soffrire sempre unita alle Mie sofferenze per salvare tante anime che si perderebbero se non avessero anime generose disposte ad espiare per esse. Poi esse stesse espieranno per altre, unendosi alla Comunione dei Santi. Questa è la vera carità divina: redimere, espiare in silenzio, ignorando per cosa e per chi si soffre; muovendosi solamente nel circolo dell’Amore Divino senza titubare, confidando nella Giustizia Divina e nel Mio Cuore, fonte di fortezza."
22 settembre 1996 Gesù "Chi vuole essere glorificato con i Santi, deve soffrire in questa vita come soffrirono i Santi. Nessuno di loro è stato trattato bene né benvoluto dal mondo, ma furono tutti perseguitati. Bene, ora vi dirò come dovete comportarvi nella sofferenza. Colui che si vede tormentato dalle pene in questo mondo ha bisogno, prima di ogni altra cosa, di allontanarsi dal peccato e cercare di mettersi in grazia di Dio. Diversamente tutto ciò che soffre stando nel peccato sarà perduto per lui. Vale a dire che, senza la grazia, la sofferenza non vi servirà a niente. Invece colui che soffre con Me e per Me con rassegnazione, tutte le sue sofferenze diventeranno consolazione e gioia. Per questo i Miei Apostoli dopo essere stati ingiuriati e maltrattati dai giudei si ritirarono pieni di gioia dalla presenza del consiglio, perché erano stati degni di soffrire in Mio Nome. Così quando Io vi mando una sofferenza è necessario che diciate come Me. Il calice che Mi ha dato il Mio Padre celeste, devo allontanarlo da me? Perché, oltre a dover ricevere la tribolazione come viene dalla Mia mano, quale è il patrimonio del cristiano in questo mondo se non le sofferenze e le persecuzioni? Io sono morto su una Croce e i Miei Apostoli soffrirono crudeli martiri. Potete voi chiamarvi Miei imitatori quando non sapete soffrire con pazienza e rassegnazione le tribolazioni?"
30 ottobre 1996 Gesù "Credetemi, figli Miei, i Santi e i Martiri dicono di aver fatto poco per guadagnare il Cielo. Cosa vale tutto quello che hanno sofferto paragonato con quel mare di gioie eterne nel quale rimarrete per sempre? Decidetevi, figli Miei, a soffrire con pazienza quanto vi tocca soffrire in questo tempo che rimane, perché tutta la vostra sofferenza è poca, e niente è paragonabile alla gloria del Cielo. Quando i dolori della vita vi affliggono, alzate gli occhi al Cielo e consolatevi con la speranza del Paradiso. Là vi aspetta Mia Madre, là vi aspetto Io, con la corona in mano per incoronarvi re di quel Regno che non ha fine… Chiedete, figli Miei, la grazia della perseveranza nella conversione. Chi si raccomanda a Mia Madre otterrà questa grazia. Meditate la Mia Passione e chiedete che il Mio Angelo vi consoli e vi dia forza…"
L’amore di Cristo 11 gennaio 1996 Gesù "Se non credono cosa faranno dopo senza di Me? Non gli basta che metta a loro disposizione tutto il creato per farli credere? Oh, Miei amati, tutto dipende da voi! Se volete la Mia felicità sforzatevi di comprendermi. Non vi chiederò grandi sacrifici, Mi accontento di poco. Potete darmi gioia, perché Io vi aiuto in questo. Chi non vuole avvicinarsi per timore, invochi Mia Madre con tutta la sua anima e le dica le angosce che ha. Vedete quanto è facile farmi piacere? […] Io sono quello che prima di chiunque altro ha saputo darvi le gioie in cui sperate. Io sono quello che arde d’amore e che vi fa ardere d’amore. Io e solo Io sono l’Amore."
15 gennaio 1996 Gesù "Anime Mie, tanto amate: Io sono l’acqua che vi toglie la sete, l’acqua che vi lava, l’acqua che vi purifica, l’acqua che rinfresca l’ardore delle vostre piaghe, – oh, quante ne avete – l’acqua che guarisce, l’acqua che vi porta al mare infinito del Mio stesso Amore."
20 gennaio 1996 Gesù "Come potete dire che Mi amate se non fate vostri i Miei sentimenti, i Miei interessi, ciò che per Me fu una straziante amarezza interiore? Come potete dire di amarmi, se non siete uniti in certe situazioni di dolore che Io opero in voi per il vostro bene e per il bene degli altri? E come posso credere che Mi amate se il Mio grido, assetato di voi, non trova eco in voi?"
25 novembre 1996 Gesù "Io chiedo amore, Misericordia, rispetto, dignità, compassione, onestà, purezza di intenti, povertà di spirito, carità e soprattutto umiltà. Stanotte voglio ricordarvi il Mio Amore, vi invito ancora una volta ad accettare questo amore, pienamente nei vostri cuori. L’amore col quale Io vi amo è disinteressato, un amore che sacrifica se stesso"
Il Papa 14 gennaio 1996 Gesù "Mi si stringe il Cuore perché il Mio Vicario è circondato e assediato da nemici che, come fiere fameliche, desidererebbero spezzare il suo cuore, formato secondo il Mio… In questo cuore vorrebbero conficcare ancora una volta la lancia che Mi aprì il costato, per assicurarsi che Io, nella Mia Chiesa, sia morto per sempre."
25 gennaio 1996 Gesù "Non accettate mai una sola parola contro questo Papa, neanche se provenisse dai suoi amati, perché io lo amo con un particolarissimo amore. Egli è la Vittima pura per la pace del mondo. Mediatore universale, assieme a Me, fra Dio e gli uomini."
14 gennaio 1996 Gesù "Il Papa vedrà la distruzione di Roma e del Vaticano, calpestato e depredato, e soffrirà come Padre della Cristianità. Dalle sue labbra uscirà un anatema contro coloro che, dimenticando la loro fede, si uniranno alla Bestia. Le esperienze che patirà, e quello che vedrà, gli faranno sollevare le braccia in atto di supplica e lo faranno inginocchiare domandando perdono."
La Pace 15 gennaio 1996 Gesù Mentre Catalina sta pregando per la pace Gesù le dice: "Questa pace, figlia Mia, non sarà ottenuta finché gli uomini non vorranno comprendere che si trova solo nell'osservanza dei Miei comandamenti. Fintanto che i cuori di coloro che si riuniscono per trovarla sono pieni di odio, malvagità e orgoglio, brama di potere e di sovranità, interessi egoistici, pensieri di morte e distruzione, tutti questi falsi intenti di pace non daranno alcun frutto."
Russia e Comunismo 18 gennaio 1996 La Madonna "Figlia Mia amatissima, oggi voglio le tue preghiere per la conversione dell’ex-URSS… Si, hai sentito bene, per l’ex-URSS. Non è certa la conversione di questo territorio, né è certo che il Comunismo è morto. E’ un dragone spaventoso che finge di essere addormentato. Ma presto agirà e renderà manifesta l’opera diabolica dell’amico dell’occulto. Per favore, offrite ogni settimana un Rosario per l’ex-Unione Sovietica."
La Chiesa 20 gennaio 1996 Gesù "...Ad Essa [la Chiesa] ho affidato il Mio Sangue; ad Essa Mi assoggetto come ad una amatissima Sposa; Essa possiede tutte le Mie ricchezze perché gliele ho date. Amala intensamente perché la feci anche per te e le diedi autorità e saggezza perché ti custodisca in tutti i modi, in tutte le situazioni, sempre. Chi non la ama non è degno di Me e colui che la ama somiglia a Me, perché Io la amo infinitamente. E' bello dare lode ai Santi, ma la lode alla Mia Chiesa, madre di tutti i Santi, spetta a Me e questo lo farò un giorno alla vista dell'intero universo. Lo dico oggi che all'esterno infuria la lotta contro di Essa..."
I tempi difficili per la Chiesa 23 gennaio 1996 Gesù "I templi diventeranno vere caldere dove cadranno le anime confuse, e voi, piccoli Miei, cercherete luoghi per pregare e offrire sacrifici. I Miei veri ministri verseranno il loro sangue per difendere le Mie piccole pecore. Non spaventatevi, figli Miei, ma anzi rallegratevi perché presto Mi avrete fra di voi."
3 dicembre 1996 Gesù "Attendono l’umanità giorni così terribili, che la prima cosa che faranno scomparire saranno le Sacre Scritture."
Satana 21 gennaio 1996 Gesù "Le anime che sono erranti sono quelle che Satana cerca di più e che induce alla perdizione con il sospetto che Dio le abbia abbandonate, di conseguenza, pensano che tutto gli sia permesso. E’ bene che sappiate che Mi ha rubato molte di quelle anime e molte altre sono sul punto di perdersi con lui. Ma l’opera del Mio nemico è fortemente ostacolata da Me, senza di Me la distruzione sarebbe totale. E l’opera di Satana è tanto insidiosa che sfugge persino ai più accorti. E’ maestro nel distruggere pazientemente il bene che Io vado facendo nei cuori degli uomini e sarebbe invincibile se Io non lo fermassi ogni tanto. Per la stessa ragione, sappiate che il nemico invisibile fa tutti gli sforzi possibili per far cadere anche voi, amici Miei; inoltre con voi usa le astuzie più sottili perché deve tenere in conto l’opera della Mia Grazia, la quale sta all’erta e si oppone costantemente al nemico di tutto il bene. Volete camminare sicuri attraverso le acque della vostra instabilità umana? Ascoltate ciò che dico: non temete, perché la paura distrugge la fede mentre la fiducia la rinforza. Io sapevo bene ciò che implicava la Mia chiamata e ho valutato in anticipo tutte le eventualità e le possibilità. E se vi ho chiamato è certo che potete vincere le astuzie di Satana perché io vi do il Mio aiuto in tutte le occasioni. Perciò, siate fermi e avrete l’onore della vittoria. Non vi dico se dovete vincere una, dieci o mille volte; vi dico solo: state in guardia e abbiate fiducia in Me. Eletta prole divina, la vita che ottenete nella lotta val la pena conquistarla combattendo. La vita che voglio darvi è la vita delle vostre anime che palpitano d’amore. L’obbiettivo, pertanto, è chiaro: combattere per il Mio amore, vincere attraverso il Mio amore."
24 gennaio 1996 Gesù "Per mezzo del Battesimo tutti possono ottenere la grazia di sperimentare Dio nella loro vita. Il demonio non può sapere cosa succede fra l’uomo e Dio, perché non può leggere i pensieri. Egli è tanto astuto che solo osservando una persona cerca di indovinare dall’espressione del suo viso ciò che sta succedendo. Se legge malvagità nel suo aspetto, egli è sicuro che la vittoria è sua."
La Messa 22 gennaio 1996 Paolo "Molti di voi hanno fretta, molti vanno a Messa per stare in pace con la coscienza, con il sentimento che disobbedendo alla Chiesa commettereste peccato grave. E Cristo? Chi pensa a Lui? Chi vede che si sacrifica e si annulla sotto le specie del pane e del vino? Chi Lo nota desideroso di raccogliere in Sé tutte le volontà per fare un solo amore? Che tristezza vedere queste cose e assistere alla mancanza di considerazione di quasi tutti i cristiani, compresi alcuni celebranti!" Consulta anche: Testimonianza di Catalina Rivas sulla Santa Messa
Falsi profeti 22 gennaio 1996 Gesù "Per vostra consolazione e maggiore certezza devo affermarvi una volta di più che lo spirito indegno, camuffato con i suoi abiti preferiti: la superbia, la divisione, la menzogna e l’inganno, è entrato in molti Miei figli con falsi messaggi, con profezie ingannevoli. Figli Miei, avete già potuto verificarlo perché si è camuffata ogni profezia con un elemento che non si è mai compiuto."
I Sacerdoti 23 gennaio 1996 La Madonna "Sacerdoti, figli Miei, rimanete come buone fondamenta. Se doveste arrivare ad incrinarvi, come potrebbero mai tenere i muri? Rinnovate i vostri voti, indietreggiate innanzi alla trappola infernale che è di fronte a voi."
31 dicembre 1996 Gesù "Poi pregherai per le congregazioni religiose, affinché i consacrati rammentino l’ideale che si sono prefissi all’inizio, perché abbiano la forza necessaria per perseverare con coraggio ricordando che la pace della quale godono gli viene da Me. Chiedi che abbiano fede, speranza, una vita decorosa e caritatevole nella quale non si preoccupino dei beni e delle comodità della terra ma sappiano cercare quelle del Cielo…"
18 gennaio 1996 Gesù "…Quasi tutti i Miei sacerdoti sono dotti, ma non trovano la Mia scienza tanto soddisfacente da mettere in secondo piano la conoscenza umana. […] Se Francesco era tanto semplice da rifuggire tutti gli studi non classici, i Miei attuali seguaci pensano a cose che molte volte sono umane e si confondono dicendo che la scienza umana è utile e persino necessaria al sacerdote. Ma dove hanno sepolto la preziosa perla del sacerdozio, della Mia dottrina? […] Quanti dottorati nella terra, ma quante riprovazioni nel Cielo! Rifletteteci e non fatevi ingannare: chi ha sete venga a Me e beva…"
23 gennaio 1996 Gesù "Sono stato a visitare i Miei Sacerdoti per chiedergli anime, ma non ne ho ottenute molte. Essi si preoccupano più di loro stessi che di salvare anime. Dovrebbero lavorare instancabilmente per la salvezza delle anime, dovrebbero negare se stessi, però la maggioranza non lo fa…"
15 maggio 1996 Gesù "Prega e fai sacrifici per loro, in modo che nel momento del giudizio finale non siano a mani vuote come li ho trovati ora. Ci sono poche anime di sacerdoti che amano la Croce. Molti non vogliono sentire parlare di sofferenza e abnegazione. Questo perché non Mi chiedono nemmeno di provare amore per la sofferenza. Devono chiedere frequentemente l’amore per la Croce, tanto per essi come per le anime ad essi affidate. Se facessero questo, gli verrebbe data la grazia dell’amore per la sofferenza, diventerebbe per essi piacevole e potrebbero fare atti eroici e veri miracoli. Gli darei il dono dell’amore povero e umile. Riceverebbero la grazia mistica di poter comprendere i segreti del Mio Cuore."
9 giugno 1996 Gesù "Voglio che offri i tuoi dolori, i tuoi lavori, le tue preghiere, le comunioni di questa settimana in riparazione per le anime religiose, uomini e donne, per i Sacerdoti, perché non aumenti di più nel mondo il numero di queste anime che Mi onorano solo con le labbra, mentre il loro cuore è lontano da Me…Si, le anime religiose che vanno deviando come se niente fosse… I Sacerdoti che prendono la coppa dei piaceri e non smettono di berne fino all’ultima goccia…Non era questa la riforma che proponeva la Chiesa!"
19 luglio 1996 Gesù "Le Mie anime sacerdotali oggi reprimono i Miei eletti, li ostacolano con il loro scetticismo, i loro dubbi, la loro ipocrisia, e questo Mi fa soffrire. Perché vi sorprendete per la natura degli strumenti di cui Mi servo?"
I sacrifici 23 gennaio 1996 La Madonna "Fate riparazione, piccoli Miei; molti di voi non fanno il minimo sacrificio. Fateli, offrite piccoli e grandi sacrifici a Dio."
La salvezza 23 gennaio 1996 Gesù "La salvezza non dipende da oggi, da domani o da ieri ma dall’ultimo momento. Ecco perché dovete pentirvi e confessarvi costantemente. Vi salvate perché Io vi ho salvato e non per i vostri meriti. Solo il livello di gloria che ricevete nell’eternità dipende dai vostri meriti."
La conversione 23 gennaio 1996 Gesù "Non cercate di convertire gli altri con la forza; Mi bastano la vostra testimonianza di vita e le vostre preghiere. In questo modo essi sono circondati da una santa forza invisibile."
11 agosto 1996 Gesù "Vi lamentate della freddezza delle vostre famiglie. Chi desidera la vera conversione dei propri cari, non parli; evangelizzi in silenzio, con la propria conversione."
Inferno, purgatorio, paradiso 19 gennaio 1996 Gesù "…Nel Cielo, una è la Volontà che dirige e sazia tutti gli spiriti beati, i quali, per amore libero e puro, vogliono solamente ciò che fa piacere a Me, e questo perché il loro volere coincide esattamente col Mio: nessuna divergenza, ma al contrario perfetta e pacifica armonia di voleri. Essi conoscono ciò che Io voglio perché Io glielo manifesto e liberamente ma ardentemente essi si dedicano a compiere ciò che Mi fa piacere. Poiché Io sono l’amore che essi amano, Io sono colui nel quale hanno dissolto le loro facoltà e sé stessi interamente. Pertanto non si può dire che ci siano molte volontà, sebbene concordanti, ma una sola Volontà perché l’amore è uno. Nell’inferno, al contrario, non c’è gioia ma odio; non unione ma disaccordo completo. Essi sono nelle tenebre più complete e ci sono a causa dell’amore che hanno per se stessi, amore che li porta ad odiare Me e tutti. Per questo la violenza è suprema nell’inferno… Ora pensate a queste cose e riflettete sul fatto che potreste essere come i beati, o altrimenti, come i dannati. Per essere beato è necessario camminare per la strada della sottomissione; per essere dannati bisogna percorrere il cammino dell’indipendenza assoluta, vale a dire, della ribellione…"
18 gennaio 1996 Gesù "Che mare di anime si affolla davanti a quella porta maledetta su cui è scritto: morte eterna! Il demonio chiama, seduce, trascina. Io risplendo e attraggo i traviati, candidati alla condanna."
23 gennaio 1996 Gesù "Nella Chiesa è cambiato il modo di insegnare le verità fondamentali della Fede! Poco o niente si dice oggi di Cielo, Inferno e Purgatorio, e tuttavia tutti questi luoghi non cessano di esistere. Molte anime consacrate muoiono così come hanno vissuto."
10 agosto 1996 Gesù "Esiste un Cielo, un Purgatorio e un Inferno. Non lo dico nei Vangeli?"
30 ottobre 1996 Gesù "Nel Cielo con c’è morte né timore di morire; non c’è dolore né malattia, né povertà, né caldo. C’è solo un giorno eterno sempre sereno, una primavera perennemente fiorita e deliziosa perché tutti si amano teneramente e ciascuno gioisce del bene dell’altro come se fosse il suo. Nel Cielo non c’è timore di perdersi, perché l’anima, confermata nella grazia divina, non può né peccare né perdersi. Là si trova tutto quanto si possa desiderare, figli Miei… Tutto è nuovo: le bellezze, le gioie, tutto sazierà i vostri desideri. Sarà saziata la vista vedendo quella città così magnifica, così bella. Vedrete che la bellezza dei sui abitanti dà un nuovo rilievo alla bellezza della città perché tutti vestono come re, sono re. Che piacere avrete nel vedere Mia Madre che si lascia contemplare, più bella di tutti! Sentirla cantare lodando il Suo Dio!… Tutte queste sono le felicità minori che ci sono nel Cielo. La vostra delizia principale sarà di vederci viso a viso. Il premio che vi viene promesso non è solo la bellezza, l’armonia, e gli altri beni, ma sono Io stesso che Mi faccio vedere dai beati. Così le gioie dello spirito superano le gioie dei sensi. Amarmi in questa vita non è una cosa dolce? Immagina quanta dolcezza produrrà il godere di Me. Quanta dolcezza sperimenta un’anima alla quale nella preghiera Mio Padre manifesta la Sua bontà, la Sua Misericordia e specialmente l’amore che vi dimostrai nella Mia Passione. Che succederà allora, quando vi leverete questo velo e potrete vederci viso a viso? Contemplerete tutta la Nostra bellezza, la Nostra potenza, la Nostra perfezione, tutto l’amore che abbiamo per voi."
La presenza viva del Signore fra di noi 23 gennaio 1996 Gesù "…Ripetigli che non mi considerino come qualcuno che non esiste o come un essere che esistette, un eroe della storia, perché Io sono Colui che sono, sempre vivo, sempre presente, sempre attivo nel cuore dell’uomo, come un amico fedele che mai tradisce o abbandona e sono sempre pronto a stendere le Mie braccia amorevoli verso Mio figlio."
Le Grazie 25 novembre 1996 Gesù "Perché ve la prendete con Me? Prendetevela con voi stessi se non ricevete grazie, perché non sapete chiedermele. Alcune volte per mancanza di fede e altre volte perché, sapendovi carenti di meriti, non chiedete a Mio Padre in Mio Nome e per i Miei meriti."
22 settembre 1996 Gesù "Quando le grazie che desiderate ottenere sono spirituali e possono contribuire al bene delle vostre anime, state sicuri che Io vi sentirò, sempre che Mi supplichiate con costanza e non perdiate la fiducia. […] Sono pronto ad aiutarvi e a consolarvi, anche se molte volte non per la strada che voi desiderate."
24 settembre 1996 Gesù "Io nego alcune grazie per Misericordia…Questo vuol dire che, quando non ottenete le grazie che chiedete, dovete rallegrarvi, perché è meglio per voi che tali grazie vi siano negate che concesse…Molte volte succede che chiedete il veleno che vi ucciderà."
24 settembre 1996 Gesù "Peccatori: se voi non meritate di ottenere le grazie, Io ho grandi meriti davanti a Mio Padre; chiedete in Mio nome, vale a dire per i Miei meriti, e Io vi prometto che otterrete quanto chiedete."
Abbandonarsi al Signore con fiducia e devozione 23 gennaio 1996 Gesù "Voi volete che Io metta a posto le vostre questioni a modo vostro e non pensate che Io sono l’unico che sa ciò che meglio per voi e che può mettere a posto le cose per il vostro bene e per la vostra gioia."
26 ottobre 1996 Gesù "Dovete essere consapevoli che io vengo ai Miei figli in due forme: una di consolazione, l’altra nelle prove. Io giudico appropriato ciò di cui avete bisogno, riprendo la vostra vanità e i vizi, o vi esorto e vi consolo con le virtù. Vi chiedo di essermi devoti in ogni momento: nei momenti di benedizione o nei momenti di confusione interiore. Non giudicate la vostra spiritualità in base al tempo che avete dedicato alla preghiera o dai successi che avete conseguito per gli altri. Siatemi devoti e cercate la Mia approvazione, non l’approvazione creata dalla generalità dell’umanità."
Cooperare con Gesù 28 novembre 1996 Gesù "Figli Miei, voglio aiutarvi, ma voglio anche che cooperiate alla vostra guarigione. Se una persona sta annegando in un lago, la prima cosa che farà sarà di muovere le mani e cercare di aggrapparsi a qualcosa di sicuro. E’ così, chi desidera aiuto deve iniziare aiutando se stesso. Non può pretendere che faccia tutto Io senza che lui metta niente da parte sua. Chi chiede con la ferma intenzione di emendarsi ottiene la Mia Misericordia."
Il digiuno 24 gennaio 1996 Gesù "Non è sufficiente digiunare a pane e acqua. Il digiuno deve includere anche l’astinenza dall’ira, dalle maldicenze, dalle offese perché senza di questo il vostro digiuno e le vostre preghiere saranno vane e io non le ascolterò, neanche se pregate con le braccia tese. Spesso le vostre labbra sono ancora bagnate del Mio Sangue nella Comunione e nonostante ciò voi Mi ferite, Mi oltraggiate. E’ per questo che i vostri digiuni non sortiscono effetto."
Le tentazioni del mondo 23 gennaio 1996 La Madonna "Figlioletti, non fate della televisione il vostro idolo, non cadete nella tentazione di partecipare all’era moderna…"
24 gennaio 1996 Gesù "Voglio darvi grandi Grazie, ma voi dovete rinunciare a molte cose materiali."
Un mondo senza Dio 9 giugno 1996 (Corpus Christi) Gesù "Stiamo attenti! L’uomo ha messo la mano sul frutto proibito e anche lui vuole arrivare a essere "Dio", creando altre vite e togliendo la vita."
La Madonna 11 gennaio 1996 Gesù "Prima del suo ingresso nel Cielo mancava l’intercessore più valido dopo di Me, il Mediatore di tutti voi; ma da allora avete dalla vostra parte la Madre più potente, la Madre più affettuosa. Chi ricorre a Lei avrà ciò che la Mia Bontà ha disposto per la gloria futura di ciascuno; chi non lo fa rimarrà miserabile perché Io ho messo tutto nelle mani di Lei e non voglio fare niente senza di Lei. Vi dico che amate poco questa Madre e per questo non avete per Lei la considerazione che sarebbe utile e persino necessaria per voi. Le Glorie di Maria sono queste: fare del bene, amare. Quante volte Lei deve far ricorso a strumenti semplici per farvi accettare il Suo amore. E non sono forse strumenti semplici le piccole Grazie che le chiedete? Svegliatevi, fratelli Miei e correte dalla nostra Madre comune: Io lo voglio."
25 gennaio 1996 Gesù "Mia Madre parla con la gente in molti luoghi, nella lingua in cui voi dite le vostre preghiere. Parla a tutti perché la Buona Novella di Suo Figlio è per tutti. Gli uomini si riempiono di amore molto più facilmente se vedono che Lei somiglia a loro, è per questo che appare con le caratteristiche fisiche di ogni paese dove si presenta. Io voglio che quando pensate a Lei ricordiate che non solo è la Mediatrice di tutte le grazie, non solo la Regina dotata di ogni potere, ma che Lei è al tempo stesso la piccola bambina di Nazareth, giovane, bella, umile, piena di pietà, di amore, servizievole. Questa umiltà va crescendo incessantemente per opera di Mio Padre e questo è ciò che è più significativo in Lei, perché è la "Serva del Signore" la quale, per la Sua smisurata umiltà e il Suo ardente amore, Egli ha elevato sopra tutte le creature. Da questa serva del Signore nacqui Io, il Salvatore del mondo. E’ serva ma anche Regina; fu umiliata e Suo Figlio le concesse ogni potere sul mondo. E’ la più piccola, come il granellino di senapa della parabola, e nonostante ciò è la prima dopo di Me. Essa vi trasmette tutte le grazie e voi non potete venire a Me se non attraverso di Lei. Le vostre anime sono coperte di miseria e peccato ma Io vi resuscito attraverso la Madre della Chiesa, Mia Madre…"
26 settembre 1996 Gesù "Chiedetemi la grazia per mezzo di Mia Madre, perché non posso negarle niente giacché è consolazione dei peccatori, ausilio degli afflitti e fonte di ogni grazia."
19 dicembre 1996 Gesù "…quelli che implorano la Sua Misericordia abbandonandosi a Lei e la riveriscono, ottengono i Suoi favori come potente Regina del Cielo e della Terra quale Lei è. Gli Angeli si prostrano davanti a Lei perché è Mia Madre, la Madre di Dio, Lei è il Mio Cuore ed è tutta come Me, poiché Noi siamo una cosa sola, attraverso l’unità della Santissima Trinità… Chi crede in Me crede in Lei, quelli che confidano in Me devono confidare in Lei; devono amarla perché nella Sua semplicità è coperta della Mia luce. E’ benedetta con virtù concesse dalla Santa Trinità e diffonde sopra di voi la Sua dolce Misericordia..."
La pazienza 21 maggio 1996 Gesù "Amore dei Miei dolori, voglio parlarti della pazienza. Figli Miei, voglio che lavoriate molto per sopportare le vostre afflizioni con pazienza. Tollerate le offese che vi vengono fatte per amor Mio, per amore dei vostri fratelli e per amore di voi stessi, perché tutto il bene o il male che fate lo fate per voi o contro voi stessi. Abbiate pietà per coloro che vi fanno del male, abbiate compassione per i loro peccati; se operano bene, offritemeli, se operano male, pregate per loro e cercate di aiutarli Quando qualcuno entra in competizione con voi perdete se volete vincere. Il cammino della salvezza è il cammino che vi porta a perdere in questa vita. Se sapete che qualcuno ha parlato male di voi, sopportatelo con pazienza e aiutatelo parlando bene di lui. Se qualcuno vi offende, tolleratelo con pazienza per amor Mio e per il perdono dei vostri peccati. Non offendete nessun altro, sopportate pazientemente senza lamentarvi! Voi siete benedetti, non sperate in ricompense sulla terra. Beati coloro che non cercano consolazione dall’uomo! Ricordate che i santi fanno il bene e sopportano il male. E’ molto meglio soffrire e sopportare con pazienza un’offesa che digiunare e mortificarsi. Che merito ci sarebbe nel digiunare e poi chiedere giustizia per un’offesa, vera o falsa che sia?"
I peccati 28 ottobre 1996 Gesù "Se peccate, siatene dispiaciuti. Un cuore umile e un atto di contrizione porteranno la speranza del perdono. Voi recuperate la grazia un tempo perduta e siete avvolti nel Mio abbraccio amorevole e santo. Quello che non dovete permettere è che i demoni della colpa, dell’amarezza e dell’autocommiserazione vi vincano."
Angeli 10 gennaio 1996 Una voce dolcissima "La missione degli angeli consiste nel guidare gli uomini, attraverso i tempi. Perciò, questi esseri invisibili generalmente influiscono positivamente sull’intelligenza umana. Quando è stato necessario questi angeli hanno convissuto con gli uomini, prendendo sembianze umane e a volte quelle di animali, a seconda di ciò che era necessario, perché devono servire e condurre l’uomo verso il suo compito senza mai condurlo al male. Oggi questi spiriti vivono fra gli uomini, attraversano gli spazi e danno segni della loro presenza, perché il mondo è in crisi ed ha bisogno di molto aiuto. Ci sono angeli che in certi momenti hanno aiutato popoli e nazioni a uscire dal loro stato primitivo. Razze confinate in diversi luoghi della terra hanno conosciuto nello stesso momento l’agricoltura, le attività minerarie, le lettere, le scienze, le arti, la tecnica, sotto le stesse norme e insegnamenti. La missione di alcuni spiriti angelici è quella di porre nelle nuove nazioni il seme della conoscenza secondo i piani divini e, una volta che questi sono stati assimilati dagli uomini e dalla loro intelligenza aperta a tutti gli insegnamenti e all’investigazione, sono lasciati alla mercé delle proprie forze senza che notino l’assenza di tali spiriti. Il fenomeno della bilocazione si produce quando una persona viene trasferita in anima e corpo dalla sua residenza abituale in un altro luogo, finché la sua missione non è compiuta, e ritorna istantaneamente al luogo dove abita senza che quelli che si trovano con questa persona si siano accorti di niente. Ma la persona che ha fatto questo viaggio conserva la memoria di dove è stata portata, così come tutti quelli che, vivendo nel luogo dove essa è stata, l’hanno vista e sono stati con essa. Ti dirò da dove vengono questi angeli. Quando si scatenò la battaglia nel Cielo ci fu un certo numero di angeli indecisi che, all’ultimo momento, si unirono e lottarono contro Lucifero. Quegli angeli separati furono giudicati da Dio e si trovano in un luogo speciale affinché, compiendo la missione per la quale furono creati, possano ritornare a possedere il Cielo alla fine dei tempi. Comunque, quando è necessario il loro aiuto, ricevono il mandato divino, si spostano nel luogo in cui vengono mandati e compiono la loro missione. Non inducono al male. Sono stati già giudicati e il loro stato è simile a quello delle anime che si stanno purificando in Purgatorio, in attesa di poter andare da Dio e godere di Lui."
Il ritorno di Cristo 18 gennaio 1996 Gesù "Provengono da lontano e da vicino gli echi delle prossime manifestazioni. Io procedo in maniera tale che la concordanza delle voci invita ad una maggiore riflessione gli ostinati, i duri, coloro che non vogliono essere vinti da Me. E’ il piano che ho tracciato e che metterò in opera infallibilmente. […] No, non tarderò a dare ai primi la prova del Mio affetto; non Mi attenderanno oltre perché sto per ritornare a voi che Mi amate e ritornerò non già nascostamente ma manifesto e glorioso. La Vergine, Mia Madre, sarà con Me; la vera Regina dell’Universo che ho creato con la visione del Suo prossimo trionfo. Si, verrò, aspettatemi, ma non vi arrovellate il cervello chiedendovi come mi manifesterò; non ve lo faccio intuire, in modo che, quando accadrà, la vostra felicità sarà completa. E quando mi vedrete saprete subito che sono Io. Siate tutti docili agli ammonimenti del Mio Vicario, che ho legato da molto tempo alla Mia croce. Egli vi dirà ciò che ora volete sapere e, senza la sua conferma, non prendete per veritiero e per buono niente che sia apparentemente santo. State nelle braccia della vostra Madre, nel Mio Cuore, nella volontà del nostro Padre Divino; rimanete così…"
22 settembre 1996 Gesù "Figli miei, manca così poco al Mio Ritorno."
3 dicembre 1996 Gesù "…sbrigatevi a evangelizzare, fatelo ora, perché non c’è molto tempo e solamente quando il Vangelo raggiungerà i confini del mondo sarà possibile la Mia Seconda Venuta."
La seconda Pentecoste 25 gennaio 1996 Gesù "…Manderò lo Spirito Santo per rinnovare la faccia della terra e sarà come una seconda Pentecoste. Avete visto quel Cuore i cui raggi toccavano la terra? Bene, sarà così. Dal Mio Cuore partirà la grande Luce per illuminare tutti i popoli che giacciono all’ombra del peccato e della morte."
25 gennaio 1996 Gesù "E’ arrivata l’ora che il Mio Spirito soffi sui quatto punti cardinali della terra e chiamerò a Me tutti i popoli. E’ così importante questa Pentecoste!"
Il Regno di Gesù 14 gennaio 1996 Gesù "Il Mio Regno è molto più vicino di quanto si possa immaginare. Ma prima gli uomini si distruggeranno tra di loro per questa sfrenata ambizione per il potere, le ricchezze e il dominio. L’uomo ha dimenticato la Mia Legge e cammina lungo la strada della sua imminente rovina."
Avvertimento e Miracolo 26 ottobre 1996 Gesù "Figli Miei, […] sta arrivando il giorno in cui il Figlio dell’Uomo dovrà darvi un avvertimento sull’amarezza del castigo, nel quale ogni uomo vedrà il proprio giudizio."
1 dicembre 1996 Gesù "Sappiate che il Figlio dell’Uomo presto verrà a verificare le verità passate e a raccogliere i Sui eletti perché arriverà l’ora in cui tutti sperimenteranno lo stato delle loro anime…Ognuno dovrà guardare dentro se stesso, non può essere evitato."
26 luglio 1996 Gesù "La Mia mano sinistra indica l’Avvertimento e la Mia mano destra indica il Miracolo. Prega, piccola Mia, ripara alle ferite del Mio Sacro Cuore."
Purificazione e castigo 25 gennaio 1996 Gesù "In verità ti dico: se non vi convertirete sperimenterete il rigore della giustizia."
25 gennaio 1996 Gesù "La guerra non è solamente il castigo per l’odio fra le nazioni, ma anche il castigo per i peccati dell’umanità."
6 luglio 1996 La Madonna "In quanto al castigo tanto temuto, dipende dal mondo che questo sia forte come il dolore che sente Mio Figlio o che si plachi…Con la preghiera, la penitenza e il digiuno, potete fare in modo che non si determini la Terza Guerra Mondiale. Leggete: 2 Corinzi 12,14."
9 gennaio 1996 Gesù "Il mondo si getta coscientemente nell’abisso, senza accettare l’aiuto che il Mio Cuore gli offre; dopo sarà pianto e disperazione: l’umanità gemerà sotto il meritato flagello. Bisogna espiare e pregare perché il castigo verrà: ma se si facesse penitenza le anime si affiderebbero al Mio Cuore… Io prometto nella tenerezza e grandezza del Mio amore di liberare gli uomini dal rigore della giustizia Divina, portandoli in un porto sicuro, dove né il terrore né la morte possono nuocergli… Soffri, espia con Me."
23 gennaio 1996 Gesù "La pace del mondo dipende dalla santità della Chiesa, dei suoi figli. Ti sono state annunciate tante cose a proposito del mondo, delle anime, della Chiesa…Tutto si compirà perché il cielo e la terra passeranno, ma le Mie parole non passeranno. (Chiedo se si compiranno anche quei terribili castighi. [qui parla Catalina, N.d.T.]) Si, anche quelli, se il mondo continua nella sua vita di immoralità e di peccato. Mia Madre in altri tempi aveva annunciato il castigo, ma oggi l’ora è molto più vicina. I popoli più forti distruggeranno i più deboli. Tutti i diritti umani saranno oppressi. Sangue e fuoco su tutta la terra. Cose mai viste dalla creazione del mondo. Il Cielo non avrà che riflessi di fuoco; non sarà azzurro, ma carico del fumo dei mezzi di distruzione…La terra resterà avvolta da un manto nero. Il tempo della vera Apocalisse è molto lontano e sarà voluto da Dio, mentre questo sarà voluto e preparato dall’uomo. Gerusalemme, Gerusalemme, quante volte ho voluto radunare i tuoi figli, come la chioccia riunisce i suoi pulcini sotto le sue ali e tu non hai voluto! Questo è il messaggio di cui ti parlavo l’altra notte, di amore e di dolore. Te lo confido. [...] Questo mondo incredulo e infedele non crede facilmente a molte cose, perché è più facile vestirsi di scetticismo che di verità. E’ più comodo. Una volta di più ti dico che nessuno è profeta nella sua terra. Il mondo ha bisogno di un segno per credere e lo avrà. La mia gente ha pensieri di guerra, mentre Io ho pensieri di pace. Non siamo fatti per intenderci."
23 gennaio 1996 Gesù "…figlia Mia, scrivi: il mondo intero sarà un immenso braciere, qualcosa che non si è mai vista dal principio del mondo, e gli Angeli del Cielo si copriranno gli occhi con le loro ali perché l’umanità ora è legna secca da ardere. Ecco perché, figlia Mia, non ti dicevo queste cose, perché il tuo cuore non può sopportarle. Trasmettile al gruppo e al tuo confessore. Figlia Mia, […] se l’umanità sapesse cosa si prepara, essa si prostrerebbe tutta per implorare clemenza e perdono, desiderosa di fare penitenza. Grandi disordini mondiali, desiderati, voluti, preparati…Prega, figlia, prega molto."
25 gennaio 1996 L’arcangelo Michele "…Prima che il Signore avvolga il mondo col fuoco della Sua ira, è necessario che i buoni accendano nel cuore dei propri fratelli il fuoco dell’amore. Per questo è urgente istruire i fratelli. E’ una responsabilità che riguarda ogni anima e questo messaggio dovrebbe essere di richiamo per tutti. E’ l’ora della grande battaglia. Colui che ha una spada la sguaini. Questo messaggio è per tutti e lo si dovrà annunciare dai pulpiti. I morti parlano. Gli eserciti del cielo sono disposti in ordine di battaglia e pronti a rispondere al grido portentoso: Chi è come Dio? Sodoma, Gomorra, Hiroshima, Croazia…Le anime saranno sollevate come la polvere nelle grandi burrasche e gettate dalla Faccia di Dio nel fuoco eterno. Non si nasconda in un quaderno la Voce di Dio, non si nascondano sotto terra i vostri talenti. Al contrario, proclamate a tutte le genti l’Amore del Creatore per la Sua creatura…Istruite i vostri fratelli. Nessuno si esima da questo obbligo. L’ora è grave, il pericolo imminente. Solo l’Amore può salvare il mondo. La Vergine Santissima è colei che trattiene ancora il "castigo". Se solo per un momento la Vergine dovesse smettere di intercedere con i suoi eletti, il mondo finirebbe…"
26 ottobre 1996 Gesù "Avete quasi alle porte il castigo imposto dalla giustizia di Mio Padre, esso non può essere evitato, ma può essere mitigato attraverso la preghiera e la devozione al Mio Cuore."
19 luglio 1996 Gesù "Il mondo può già contemplare la purificazione. Ci saranno altre calamità, malattie, terremoti, cicloni che causeranno nuovi straripamenti di fiumi e mari. Le montagne arriveranno a essere inghiottite dalla terra. Cadranno ponti. Tutto questo accadrà se i Miei insisteranno nell’abolire il Mio Sacramento d’Amore."
14 gennaio 1996 Gesù "Questa purificazione è contraria alla natura umana, ma è una fonte di bene per l’anima…"
14 giugno 1996 Gesù "In questo momento si direbbe che è l’ora di Satana. I buoni si trovano perplessi, angustiati, si domandano con ragione: come finiremo? Ma Io ho conquistato il mondo, uomini di poca fede, perché temete? Non fu forse necessario che Io per primo soffrissi per poi entrare nella Gloria? Allo stesso modo è necessario che avvenga questa grande purificazione per separare la cattiva zizzania prima che brilli sopra la Chiesa e sopra il mondo nuovo, una luce abbagliante che farà risplendere la nuova Gerusalemme in tutto il suo fulgore. Questo nuovo Regno sarà il Regno della pace, dell’amore, della concordia sulla terra, preludio della vita beata del Cielo. La venuta del Mio Regno sarà basata sulla carità."
26 luglio 1996 Gesù "L’umanità sta vivendo tempi peggiori di quelli del grande diluvio…Dal cielo cadranno fiamme che distruggeranno tutti i peccatori, assieme con l’opera del maligno; terremoti, abissi, montagne di lava incandescente inghiottiranno interi villaggi. Avrete inondazioni, tempeste elettriche, mari in tempesta, suicidi e pestilenze. La Mia mano sinistra indica l’Avvertimento e la Mia mano destra indica il Miracolo. Prega, piccola Mia, ripara alle ferite del Mio Sacro Cuore."
La grande Tribolazione 9 gennaio 1996 Gesù "Il mondo deve prepararsi a resistere agli attacchi della Bestia. E’ pronta la grande tribolazione e il mondo piangerà lacrime di sangue. Se il mondo prega, il Mio Regno sarà più vicino e il Mio Sacro Cuore verserà sopra i cuori degli uomini la luce e la vita del vero Amore che, essendo infinito poiché scaturisce da Me, vi mostrerà la vera strada da seguire riguardo ai vostri doveri verso il prossimo. Tutta l’umanità Mi offende; non vogliono ascoltare la Mia voce, non vogliono capirla. Ma la Mia tristezza è più grande, non la vogliono ascoltare neanche quelli che si dicono Miei. Ho chiesto che si faccia riparazione, non ci fanno caso, hanno timore di quello che potrebbero dire gli altri. Mentre essi vacillano, gli uomini continuano ad accumulare iniquità e, come risultato, maggiori castighi per l’umanità. […] Io voglio liberare l’uomo da un’infinità di mali. Ma fra il rumore dei vostri affanni materiali, delle vostre preoccupazioni terrene, dei vostri godimenti effimeri, delle vostre malvagità, odi e rancori…non sentite la voce che vi indica la strada per evitare i mali che cadranno – seguitando nella vostra sordità – inevitabilmente sul mondo. Parlo a molte anime, mostro loro i segni, le mando per parlare e - come te - esse parlano ripetutamente…a orecchie sorde. […] La strada che sta seguendo l’umanità porta diritta al suo sterminio…Se ti fosse permesso di contemplare per un istante, ti stupiresti del fetore di certi peccati che si commettono con il proposito deliberato di offendermi. L’orrore dei crimini che commettono gli uomini, creando bimbi per ucciderli, utilizzando la loro vita come chi utilizza un pezzo di cuoio per rammendarne un altro pezzo…La grandezza delle offese che si fanno alla Divinità, le cose blasfeme e i sacrilegi che si dicono e si fanno contro di Essa. Anche fra i Miei esiste questa orribile confusione. Si levarono nella loro superbia contro di Me e non ascoltarono la Mia voce; seguono unicamente la voce dei loro appetiti, adattando la loro vita e la loro coscienza a quella delle loro passioni. Come posso restare fra coloro che, lasciando da parte la Mia parola perché è difficile, continuano solo a seguire quella della propria superbia? […] Il deicidio costante che l’uomo commette nella sua superbia e malvagità, prepara la sua condanna eterna. L’umanità sta attraversando la crisi decisiva della sua storia. Lontano da me, la maggior parte delle nazioni si consegnano alla Bestia, perché questa - aborto di natura di Satana - lusinga gli uomini come in principio: facendogli credere che, liberi dall’ostacolo dei comandamenti, possono agire liberamente, con la prospettiva di diventare essi stessi degli dei. Accecati dall’abbaglio di questo potere onnipotente, che essi stessi si causano, agiscono tirannicamente soggiogando l’indifeso e l’innocente, commettendo ogni sorta di crudeltà e ingiustizie; senza pensare che, per realizzare impunemente tutto questo, non dovrebbe esistere Dio ed essi dovrebbero essere onnipotenti e immortali. Ma esistendo la Divinità ed essendo essi mortali, Dio, nella Sua giustizia, deve punire questo orrendo peccato che somiglia nella sua superbia a quello che commisero gli angeli ribelli che furono tutta luce e ora sono tenebre. Ma non tutti i popoli devono soffrire questa condanna. Soffriranno secondo i loro peccati e attraverso questi castighi torneranno a comprendere dove si trova la strada da seguire. […] Io sono l’Amore, sono la Carità infinita e l’infinita Misericordia, ma sono anche la Giustizia assoluta…"
24 gennaio 1996 La Madonna "...La tribolazione è arrivata all'inizio del suo culmine. Per questo, figli Miei, avete bisogno di benedizioni che vi aiutino a mantenere viva la vostra fede. Quando vi indebolite in questa, dovete aggrapparvi a questi rosari e pregare con essi. Raccoglietevi e meditate i loro misteri... Valutate bene prima di abbandonarvi a facili seduzioni. Si, è l'ora della Misericordia, sono i decenni dell'amore, non del castigo. E' l'ora del Nostro trionfo. Del trionfo di Gesù, di Sua Madre, di voi, Miei eletti..."
9 giugno 1996 (Corpus Christi) Gesù "Tutto un mondo nuovo di pace, di concordia e di amore, come lode eterna a Dio. Tale sarà il mondo rinnovato nel sacrificio dei dolori del parto. Io che sono il tuo Dio, tuo Creatore, ho bisogno di te, Mia creatura, per far arrivare questo messaggio. Così facevo in altri tempi con i Miei Profeti."
L’Anticristo 11 gennaio 1996 Gesù "Scrivi, figlia Mia, non ometteremo niente in questa ora di agonia nella quale il mondo quasi non è mondo ma piuttosto l’anticamera dell’inferno… Quando esploderà la collera divina e l’impero delle bestie avrà reso possibile la depravazione finale, sorgerà quel figlio delle tenebre. La sua insolenza, la sua astuzia, la sua potenza piena di vigore, posta in atto, riuscirà, attraverso il malefico potere che gli è stato dato, a distruggere e ad annientare i potenti e con essi i fedeli che credono in Me e in Me confidano. Con l’inganno, il suo ingegno farà sì che la menzogna sembri verità, ottenendo quel che si prefigge. Questo figlio dell’iniquità, aborto di natura di Satana, ha tutta la sua diabolica intelligenza in azione. Le sue parole risuonano nel mondo, specialmente la sua dottrina sulla terra. E’ il suono sottile che riempie tutti gli spazi, portando nei cuori l’avvento di questa era di terrore e di malvagità. Questo essere è, come un occulto strumento di astuzia e di inganno, una potente macchina che muove gli uomini rovinandoli e conducendoli all’errore e alla confusione. Vive nascosto, è come se tutto fosse soltanto: occhi che guardano il mondo, bocca che pronuncia parole che confondono e seducono le menti umane, facendo sì che si precipitino verso la loro perdizione. Sarà il peggiore di tutti. Condurrà l’esercito più crudele e barbaro della terra. Schiaccerà nazioni. Annienterà le stesse nazioni che ascoltarono la sua voce e seguirono le sue parole. Il suo potere crescerà fino al mezzogiorno; arriverà fino al paese dove pascolano le Mie greggi. Il Mio esercito di pace sarà in parte distrutto e il Santuario demolito. Giungerà a Roma. Lui e il suo esercito profaneranno il luogo Santo e sarà abolito il sacrificio. Nella sua superbia, con il cuore pieno di odio, commetterà l’azione più mostruosa, spingendosi fin dove sta il Papa, cercando di innalzarsi. Allora, senza che intervenga mano d’uomo, sarà distrutto, perché gli sarà tolto tutto il potere per sempre. Accadrà questo e poi, l’avvento del Mio Regno che sarà un impero eterno… Tutti i popoli della terra saranno governati dalla Mia Legge… Questa espiazione e penitenza che chiedo è necessaria per accorciare la strada che minaccia l’umanità, questa umanità che non vuole abbandonare la sua superbia, rispettare le leggi divine… (Nella mia mente vedo un orologio rotondo, bianco con numeri romani in nero. Le lancette segnano le 11:50-51 [qui sta parlando Catalina; N.d.T.]) Questi messaggi devono essere divulgati con la massima discrezione per il loro carattere apocalittico, perché non tutti hanno la preparazione sufficiente…"
La protagonista e gli avvenimenti
CATALINA RIVAS A cura di "Profezie per il Terzo Millennio" - Aprile 2001
I messaggi sopra riportati sono tratti dai libri: "La Gran Cruzada del Amor" e "La Puerta del Cielo". Tali libri hanno ottenuto l'Imprimatur dell'Arcivescovo di Cochabamba, in Bolivia.
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